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Come scegliere il viaggio studio giusto per tuo figlio: guida completa per genitori consapevoli

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N o t h i n g i s i m p o s s i b l e i f y o u w a n t i t

Se stai pensando di regalare a tuo figlio un viaggio studio, sei nel posto giusto. Scommetto che ti stai ponendo mille domande: “Imparerà davvero l’inglese? Sarà seguito? Dove lo mando? Ma sarà troppo presto?” Tranquillo: non sei solo. Sul web è pieno di forum, gruppi Facebook e siti specializzati in cui i genitori si confrontano su questi dubbi. E in questo articolo proveremo a fare chiarezza, senza assolutismi, ma portando tanti spunti concreti da valutare insieme.

 

1. Prima domanda: è pronto per partire?

Non esiste un’età perfetta per il primo viaggio studio, ma è importante che tuo figlio abbia almeno una base minima di autonomia. Molti centri offrono programmi dai 10 anni in su, ma con gruppi accompagnati e staff italiano sempre presente. Alcuni genitori, sul web, raccontano di aver aspettato i 13-14 anni per mandare i figli all’estero, per essere sicuri che potessero gestirsi almeno nelle piccole cose quotidiane. Altri hanno iniziato prima, scegliendo campi estivi in Italia con madrelingua inglesi, per abituare i ragazzi all’inglese parlato senza stress.

Pro tip: se tuo figlio è ancora timido o ha difficoltà a dormire fuori casa, forse è meglio iniziare con un’esperienza breve e vicino, come i campi estivi in inglese in Italia.

 

2. L’inglese, ok. Ma che tipo di corso?

Qui si apre un mondo. Ci sono corsi generali, corsi intensivi, corsi con focus su speaking, altri pensati per superare certificazioni (PET, KET, FCE…), corsi che durano 2 settimane e altri 2 mesi. Quello che si legge spesso online è che la differenza non la fa solo la durata o la location, ma la qualità della scuola e il metodo.

Prima di scegliere:

  • Controlla se la scuola è accreditata (British Council, EAQUALS, IALC…)
  • Chiedi che tipo di test d’ingresso viene fatto per formare le classi
  • Verifica la dimensione media delle classi: sotto i 15 è meglio
  • Informati sugli insegnanti: sono tutti madrelingua? Con esperienza?

“Io ho mandato mia figlia a Brighton in una scuola molto pubblicizzata, ma poi in classe erano 22 studenti, con insegnanti non sempre madrelingua. Ha imparato poco.” – scrive Laura, in un forum molto attivo di mamme viaggiatrici.

 

3. Destinazioni: le più amate (e perché funzionano davvero)

Le classiche mete sono sempre molto gettonate: Londra, Dublino, Cambridge, Oxford. Ma sul web si nota una crescente curiosità verso città più piccole e accoglienti, come Cork, Galway, Bath o Bournemouth.

Perché piacciono?

  • Sono più sicure e meno dispersive per chi è alla prima esperienza
  • Permettono una vita più “locale”, lontana dalla massa turistica
  • Spesso i prezzi sono leggermente più contenuti

E poi c’è Malta, che d’estate vince tutto: clima favoloso, mare, prezzi più accessibili, e scuole di lingua con lunga esperienza. Certo, è bene scegliere solo quelle più strutturate e certificate, perché l’offerta è molto ampia.

Nota simpatica: un utente su Reddit raccontava che suo figlio non voleva più tornare dalla vacanza studio a Galway perché “sembrava di stare in un film con i prati verdi, le pecore e gli amici che ti aspettano ogni giorno al pub… con succo d’arancia, ovviamente!”.

 

4. Come si vive un viaggio studio? Una giornata tipo

Molti genitori pensano che sia tutto “studio e grammatica”. In realtà, i programmi migliori alternano lezioni coinvolgenti la mattina (con speaking, giochi, role play) e attività nel pomeriggio: sport, laboratori creativi, escursioni, visite culturali.

Un esempio di giornata tipo:

  • 8.00: colazione in famiglia o college
  • 9.00-12.30: lezioni di inglese interattive
  • 13.00: pranzo
  • 14.30-18.00: attività (sport, laboratori, city tour)
  • 19.00: cena
  • 20.30: serata organizzata (film, quiz night, disco)

In tutto questo, i ragazzi parlano inglese praticamente tutto il giorno. Ecco perché funziona così tanto: perché è reale, vissuto, non solo appreso sui libri.

 

5. Famiglia ospitante o college?

Grande dilemma. E anche qui, sul web si legge tutto e il contrario di tutto. Proviamo a riassumere:

Famiglia ospitante:

  • Ideale per chi vuole vivere la lingua in modo autentico
  • Richiede un minimo di apertura e flessibilità
  • Spesso più economica del college

College:

  • Ottimo per chi ama la vita di gruppo
  • Tutto è centralizzato e controllato (mensa, alloggi, classi)
  • Piace molto agli adolescenti per la libertà percepita

“Mio figlio si è trovato benissimo in college, ma mia nipote ha amato la famiglia. L’importante è che ci sia un buon matching: in entrambi i casi, servono selezione e supervisione.” – testimonianza su un blog genitoriale

 

6. Quanto costa? E cosa è incluso davvero?

Qui bisogna fare attenzione: il costo di un viaggio studio può variare da 1.300 a oltre 3.500 euro, a seconda di:

  • Destinazione
  • Durata (2, 3 o 4 settimane)
  • Tipo di alloggio
  • Escursioni incluse
  • Tipo di corso

Un buon pacchetto deve SEMPRE includere:

  • Corso di inglese con test iniziale
  • Alloggio e pensione completa
  • Materiali didattici
  • Attività extra e serate organizzate
  • Trasferimenti da/per aeroporto
  • Assicurazione medica e RC

Attenzione agli extra nascosti: gite facoltative, pranzo non incluso, cauzione per le chiavi del college… leggiamo sempre le note scritte in piccolo!

 

7. Quando prenotare e a chi affidarsi?

La maggior parte dei portali consiglia di muoversi almeno 3-4 mesi prima, soprattutto per i periodi più richiesti (luglio). Questo permette:

  • di accedere a sconti early booking
  • di avere più scelta su mete, alloggi e date

A chi affidarsi? Le agenzie con più esperienza offrono:

  • assistenza 24/7
  • corrispondenti in loco
  • trasparenza nei costi
  • possibilità di contattare altre famiglie già partite

Travel4Lingua, ad esempio, propone sia soggiorni in Italia che all’estero, con accompagnatori dall’Italia, tutor madrelingua e attività su misura per ogni fascia d’età.

 

Le 5 cose da ricordare prima di prenotare un viaggio studio

  1. Non serve mandarlo dall’altra parte del mondo: anche l’Italia offre esperienze immersive
  2. Meglio una settimana in una scuola valida che tre in una scarsa
  3. Il matching con famiglia/college conta più della destinazione
  4. Non tutto è incluso: chiedi sempre la lista completa dei costi
  5. Ogni ragazzo ha tempi e bisogni diversi: non forzare, accompagna

Vuoi ricevere un consiglio personalizzato o confrontarti con un esperto? Scrivici: il nostro team ti aiuterà a scegliere l’esperienza giusta, con il cuore leggero e le idee chiare.

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