Ogni scuola di inglese promette risultati straordinari: “metodo innovativo”, “docenti madrelingua”, “full immersion garantita”… Ma quante mantengono davvero ciò che promettono?
Se sei un genitore che vuole investire nell’apprendimento linguistico di suo figlio (o su sé stesso), questo articolo ti aiuterà a scegliere una scuola di inglese valida, seria e davvero formativa, senza farti abbagliare da slogan pubblicitari o brochure patinate.
1. Chiedi sempre: chi insegna davvero?
“Madrelingua” non basta. Cerca docenti che siano anche formati nella didattica, specializzati in educazione linguistica per bambini, ragazzi o adulti (a seconda del target). Verifica se hanno:
- certificazioni come CELTA, DELTA, TEFL, TESOL
- esperienza specifica con la fascia d’età interessata
- una metodologia coerente con il tuo obiettivo
Dal web: molti genitori raccontano di insegnanti madrelingua bravissimi… ma incapaci di spiegarsi con i bambini più piccoli. La formazione pedagogica fa la differenza.
2. Metodo: concreto o marketing?
Tutti parlano di “metodo esclusivo” o “sistema rivoluzionario”. Ma cosa vuol dire?
Una scuola valida ti spiega chiaramente:
- come si strutturano le lezioni (es. 60% speaking, 20% reading, ecc.)
- come vengono formati i gruppi
- se usano test d’ingresso
- se ci sono obiettivi chiari e valutazioni periodiche
Diffida di chi promette “inglese fluente in 3 mesi” o non ti mostra un programma dettagliato.
Consiglio: chiedi sempre una lezione di prova e fai attenzione a quanto parlano gli studenti rispetto all’insegnante.
3. Parlano solo in inglese? (e con che livello di immersione?)
Una buona scuola crea un ambiente inglese anche fuori dalla lezione:
- comunicazioni con i genitori in doppia lingua
- materiali autentici (non solo libro scolastico)
- stimoli visivi e sonori coerenti (cartellonistica, playlist, giochi)
Il concetto di “full immersion” non si improvvisa: si progetta.
“Ci avevano detto che sarebbe stato tutto in inglese. Ma poi traducevano tutto, anche durante le attività. Non è così che si impara.” – commento su un blog di recensioni educative
4. Qual è il clima? I bambini hanno voglia di tornare?
Chiedi a chi c’è già stato. Osserva se gli studenti:
- ridono, interagiscono, si sentono liberi di sbagliare
- sono seguiti anche emotivamente (specialmente i più piccoli)
- parlano bene del corso a casa
L’ambiente emotivo incide moltissimo sull’apprendimento. Una scuola di inglese deve accendere curiosità, non solo valutare la correttezza.
5. Extra: fanno solo lezione o anche esperienza?
Le scuole più valide offrono anche:
- laboratori tematici (teatro, cucina, storytelling)
- uscite o workshop esperienziali
- simulazioni d’esame e progetti pratici
Perché l’inglese si impara meglio se si vive, non solo se si studia.
Travel4Lingua, ad esempio, include attività esperienziali in ogni percorso, anche nei corsi italiani, rendendo la lingua un mezzo per fare cose, non un fine in sé.
In sintesi: la checklist per scegliere bene
- ✅ Insegnanti certificati e con esperienza sul target
- ✅ Metodo trasparente, con obiettivi e valutazioni
- ✅ Inglese reale, parlato e vissuto
- ✅ Ambiente coinvolgente, non giudicante
- ✅ Attività extra per stimolare tutti i canali d’apprendimento
Una buona scuola di inglese non si riconosce dalla brochure. Si riconosce da come parla tuo figlio quando torna a casa.