Il mercato dei campi estivi in inglese è vastissimo. Ma attenzione: non tutti sono uguali. Alcuni si limitano a “colorare” un campo sportivo con un paio di canzoni in inglese. Altri sono vere e proprie esperienze educative immersive. In questo articolo vediamo come scegliere un campo che unisca sicurezza, divertimento e apprendimento reale.
1. Chi ci lavora?
I tutor sono il cuore di tutto. Controlla:
- sono madrelingua o fluenti certificati?
- hanno esperienza con i bambini?
- sono formati per gestire gruppi?
“Al primo campo estivo ci siamo accorti che l’animatore non parlava inglese… improvvisava. Da allora chiediamo sempre il curriculum.” – commento da gruppo genitori Facebook
2. Qual è il metodo?
Cerca campi che usano un metodo esperienziale:
- niente lezioni frontali noiose
- tanta attività pratica, gioco, role play
- tutto in lingua, senza traduzioni
Un campo efficace non è scuola d’estate, ma un luogo dove si parla inglese per vivere avventure.
3. Sicurezza logistica e assistenza
- C’è un medico o primo soccorso sul posto?
- È previsto un numero di emergenza attivo H24?
- I ragazzi sono assicurati?
Travel4Lingua, per esempio, fornisce un referente per ogni gruppo, con aggiornamenti giornalieri ai genitori.
4. Attività equilibrate: corpo, mente, emozione
I migliori campi combinano:
- sport e movimento
- attività artistiche e creative
- momenti di rilassamento e gioco libero
Un buon mix tiene alto l’interesse e coinvolge ogni tipo di bambino: dal timido al vulcano.
5. Feedback di chi c’è già stato
Non c’è guida migliore di un genitore che ha già vissuto l’esperienza. Cerca:
- recensioni sui gruppi genitori locali
- blog o YouTube di famiglie
- richieste dirette all’organizzazione di parlare con “ex genitori”
In sintesi: un campo estivo in inglese può cambiare il rapporto di tuo figlio con la lingua. Ma solo se è costruito con cura. Diffida dei prezzi troppo bassi o dei programmi vaghi. E segui l’istinto: se ti sembra poco professionale, probabilmente lo è.