Se c’è una cosa che fa brillare gli occhi ai ragazzi, è l’idea di imparare l’inglese mentre fanno sport. E non solo perché è più divertente: è anche molto più efficace. L’apprendimento legato al movimento, al gioco e all’interazione fisica è più naturale, più solido e meno noioso. Vediamo perché inglese e sport, insieme, sono una combinazione vincente.
1. Muoversi aiuta a memorizzare
Diversi studi (tra cui ricerche pubblicate su Google Scholar e riviste educative) dimostrano che l’attività fisica stimola la memoria e migliora l’assimilazione linguistica. Fare esercizio attiva zone del cervello collegate all’apprendimento, all’umore e alla concentrazione.
“Durante i camp estivi con sport in lingua, mio figlio non si è accorto nemmeno di studiare. Ma quando tornava, capivo che aveva imparato un sacco di termini nuovi.” – commento da un gruppo Facebook di famiglie expat
2. L’inglese diventa lo strumento, non l’obiettivo
Quando i ragazzi giocano a calcio o fanno una staffetta in inglese, non stanno pensando alla grammatica. Usano la lingua come mezzo per coordinarsi, comunicare, vincere. E in questo modo l’apprendimento diventa automatico.
Esempi pratici:
- Tennis in inglese: imparano “serve, rally, out, score”
- Basket: “pass it, shoot, defense, foul”
- Caccia al tesoro: “clues, map, directions, team”
3. Perfetto per i più timidi (o allergici alla scuola)
Non tutti amano stare seduti in aula. Alcuni bambini e ragazzi si esprimono meglio nel movimento, nella relazione non verbale, nell’azione. Per loro, un campo sportivo in inglese può essere l’ambiente ideale per sbloccarsi.
“Mio figlio non voleva saperne di fare un corso estivo. Ma quando ha scoperto che poteva giocare a pallone tutto il giorno e parlare inglese solo mentre lo faceva, ha detto subito sì.”
4. I campi Travel4Lingua: sport, lingua e divertimento
I programmi estivi Travel4Lingua propongono campi in cui l’inglese si vive sul campo, con educatori madrelingua e coach sportivi. Calcio, basket, danza, escursioni: ogni attività è strutturata per favorire l’interazione linguistica spontanea.
Risultato? I ragazzi tornano più sicuri, più attivi e con l’idea che l’inglese è anche (e soprattutto) un gioco da vivere.