Quando si parla di certificazioni di inglese per ragazzi, spesso i genitori si trovano davanti a un mare di sigle: KET, PET, FCE, IELTS, Trinity… ma quale ha davvero senso far sostenere a tuo figlio? Qual è utile a scuola? Quale è riconosciuta anche all’estero? E soprattutto: serve davvero una certificazione a 13 anni?
Sul web si legge di tutto: c’è chi sostiene che siano “solo pezzi di carta” e chi, invece, racconta di come abbiano aiutato a superare test d’ingresso, ottenere borse di studio o semplicemente acquisire più sicurezza nel parlare. In questa guida, analizziamo le 5 certificazioni più diffuse per studenti under 18, spiegando quando sostenerle, cosa preparano, e quali vantaggi concreti offrono.
1. KET (Key English Test) – Livello A2
Perfetto per: studenti delle medie (11-13 anni) che iniziano a sentirsi sicuri con l’inglese base.
Il KET è spesso il primo approccio “serio” con una certificazione internazionale. Valuta:
- comprensione scritta e orale
- produzione scritta e parlata
- grammatica e vocabolario base
Cosa si dice online: molti insegnanti consigliano il KET non tanto per “fare curriculum”, ma per abituare i ragazzi alla struttura d’esame, alla gestione del tempo, e alla responsabilità di una prova ufficiale. In pratica, una palestra utile per esami futuri più impegnativi.
Dove viene riconosciuto: utile come credito scolastico, in alcune scuole private o paritarie può essere valorizzato nel passaggio tra medie e superiori.
2. PET (Preliminary English Test) – Livello B1
Perfetto per: ragazzi delle medie e inizio superiori, con un buon livello intermedio.
Il PET è uno degli esami Cambridge più diffusi tra gli studenti italiani. Rappresenta il livello soglia: una base utile per comunicare in inglese in situazioni quotidiane, a scuola o in viaggio.
Struttura:
- Reading & Writing (1h 30′)
- Listening (30′)
- Speaking (10-12′ in coppia)
Perché è consigliato: sul web molti genitori raccontano che è un traguardo “motivazionale” per i figli, che iniziano a vedere l’inglese non solo come materia scolastica, ma come competenza reale. Spesso le scuole lo includono in progetti extracurricolari.
Riconoscimento: come credito scolastico, utile anche per bandi Erasmus+ e scambi internazionali.
3. FCE (First Certificate in English) – Livello B2
Perfetto per: studenti delle superiori (3ª-5ª) con buon livello e ambizioni universitarie o internazionali.
Il First è un vero traguardo. Rappresenta il livello B2, che in molte università è già considerato come requisito minimo per l’accesso a corsi internazionali o l’esonero da esami di lingua.
Struttura:
- Reading & Use of English (1h 15′)
- Writing (1h 20′)
- Listening (40′)
- Speaking (14′ in coppia)
Cosa dicono gli studenti: nei gruppi Telegram e TikTok dedicati alla maturità, tanti ragazzi raccontano di aver sostenuto l’FCE in 4ª o 5ª per non dover fare il test d’inglese all’università o per accedere a summer school all’estero. Altri lo usano per il CV o per candidarsi a lavoretti part-time.
Vantaggi:
- riconosciuto a livello internazionale
- aiuta anche in vista di esami come IELTS o TOEFL
4. IELTS – International English Language Testing System
Perfetto per: studenti delle superiori e universitari che puntano all’estero (Erasmus, università UK/USA, Master).
L’IELTS non è una certificazione Cambridge, ma è una delle più riconosciute al mondo. Ha validità biennale e misura il livello con un punteggio da 1 a 9.
Caratteristiche:
- Listening, Reading, Writing, Speaking
- Due versioni: Academic e General Training
Cosa si legge online: in tanti consigliano di non affrontarlo troppo presto, perché richiede una maturità linguistica e strategica maggiore. Tuttavia, è molto utile per chi ha già un buon livello (dal B2 in su) e vuole un esame “spendibile subito”.
Dove serve:
- iscrizione a università UK, Irlanda, Australia, Nuova Zelanda
- domande per visti e migrazioni
- ammissione a corsi post-diploma internazionali
5. Trinity GESE e ISE
Perfetto per: studenti dai 6 anni in su, anche con esigenze specifiche (difficoltà di apprendimento, ansia da esame, DSA).
Il Trinity College London propone due linee di esami:
GESE: solo orale, molto accessibile e flessibile
ISE: più completo (reading, writing, listening, speaking)
Vantaggi segnalati dai docenti:
esami più “umani” e dialogici
modalità adatte anche a chi ha bisogno di più tempo o supporto
riconoscimento MIUR e crediti scolastici
Molte scuole italiane li propongono come alternativa alle certificazioni Cambridge, soprattutto nella scuola primaria e secondaria di I grado.
Conclusioni: certificazione sì, ma con intelligenza
In definitiva, una certificazione d’inglese può davvero essere un investimento educativo per tuo figlio, ma non va vissuta come un obbligo o una gara. L’obiettivo dovrebbe essere motivare, strutturare lo studio, e dare un senso concreto all’impegno linguistico.
Sul web si leggono storie di ragazzi che si sono appassionati all’inglese proprio grazie alla preparazione per un esame. Ma anche testimonianze di chi ha vissuto l’esperienza con ansia, perché mal guidato o forzato.
Quindi:
- Ascolta tuo figlio
- Scegli con calma e insieme
- Punta su scuole e docenti che preparino con metodo e serenità
Spoiler: a volte, una buona conversazione settimanale con un madrelingua vale più di mille certificazioni. Ma se decidi di farla, fallo bene.
Hai dubbi su quale certificazione scegliere per tuo figlio? Vuoi un consiglio su corsi e preparazione? Il team Travel4Lingua è a disposizione per aiutarti a scegliere con serenità e competenza.