Hai mai pensato che per imparare davvero l’inglese serva per forza andare all’estero? Sul web gira spesso questa idea, ma oggi le cose sono cambiate. Anche in Italia esistono realtà che propongono corsi con approccio madrelingua, esperienziale e immersivo. E sì: funziona davvero, se si sceglie bene.
Vediamo come riconoscere un buon corso di inglese in Italia che replichi l’efficacia dell’apprendimento in UK o USA, e quando può essere la scelta più sensata (per tempi, età o budget).
1. Che cosa significa “metodo madrelingua” in Italia
Un corso con metodo madrelingua non vuol dire solo “insegnante non italiano”. Vuol dire:
- uso esclusivo dell’inglese durante le lezioni
- materiali autentici (video, dialoghi reali, articoli)
- attività orientate allo speaking e all’ascolto
- dinamiche di gruppo ispirate al modello comunicativo anglosassone
“Durante il corso, l’insegnante non traduceva mai. All’inizio era spaesante, poi mio figlio ha cominciato a pensare in inglese. Bellissimo.” – recensione su un forum genitori
2. Si impara anche restando a casa (se l’ambiente è quello giusto)
Campi estivi, weekend linguistici, workshop full-immersion: in tutta Italia stanno nascendo formule che replicano l’ambiente immersivo, con tutor madrelingua e attività esperienziali.
Travel4Lingua, per esempio, organizza campi con:
- tutor internazionali
- attività sportive e teatrali in lingua
- giochi cooperativi, laboratori, storytelling
L’idea è semplice: portare l’estero in Italia, senza costi di volo, passaporto o lontananza emotiva.
3. Quando è la scelta migliore
- Per bambini sotto i 12 anni (prima esperienza in lingua)
- Per famiglie con budget contenuto
- Per chi preferisce un primo passo più rassicurante
- Per chi ha poco tempo ma vuole continuità
4. Come capire se un corso in Italia è davvero “madrelingua”
- Il sito è scritto solo in italiano? Cautela.
- Nomi degli insegnanti e provenienza? Meglio verificarli.
- Attività extra? Se non ci sono, è solo un corso tradizionale.
- Parlano di “esperienza” o solo di grammatica e voti?
Spoiler: non serve attraversare mezzo mondo per cominciare. L’importante è come si insegna, non dove.